giovedì 2 ottobre 2008

Scrivere? Argomento tabù!

La mia riflessione nasce da tutto un insieme... Il racconto scritto con Thirrin che sta per essere pubblicato, la mia voglia matta di diventare scrittrice, l'inizio dell'università... Pensateci bene: quante maestre chiedono ai loro alunni se vogliono diventare pompieri, avvocati, professori, dottori, calciatori, vallette, gabibbi, addestratori di ippopotami, netturbini... ma non ho mai saputo di una maestra che abbia chiesto alla classe se qualcuno desidera diventare scrittore, poeta, sceneggiatore... O tanto meno sentito un bambino dire "io da grande voglio scrivere tanti libri come *********".
Rifletteteci bene, voi, aspiranti (chi più e chi meno) scrittori. Quanti sanno della vostra/nostra passione? Quanti hanno fatto una faccia stralupata quando avete confessato di voler scrivere? Quanti di voi non lo hanno detto a nessuno?
Io, personalmente, l'ho detto a pochi e a punti. Mia mamma: informata quando le ho chiesto di partecipare a un concorso letterario a pago. La Deborah: non le nascondo mai niente. E voi: ovviamente leggendo questa sorta di "diario" non potete non esserne al corrente. Tutto qui, agli altri, quando mi chiedono cosa voglio fare da grande, rispondo sempre "la giornalista", che, anche se fondamentalmente è vero, non è tutta la verità.
Questa profonda riflessione nasce da una lezione che ho avuto ieri pomeriggio: leggere per scrivere. Letteralmente l'arte di saper leggere bene per poi poter scrivere bene. Se ci pensate bene, poi, non ci sono (almeno in Francia e in altri paesi europei) scuole per diventare scrittori. Ci sono università per gli avvocati, per i dottori, perfino per le estetiste, ma non per gli scrittori. Studiare letteratura è la cosa che ci si avvicina di più, dato che, a parer mio, chi sa leggere bene e capire bene un testo, è anche capace di riutilizzare quel che ha imparato per poter scrivere bene una qualsiasi cosa voglia scrivere. Mi sbaglio forse? Probabile, dato che non sono certo il genio di Aladino...
Comunque, pensate a quanta gente scrive racconti, romanzi, poemi o qualsiasi altra cosa, magari stampa tutto per poi rinchiudere quelle pagine in una cassetta di sicurezza (o comunque li nasconde al mondo). Quanti si vergognano di questa loro aspirazione? Troppi. E penso sia anche, e soprattutto, colpa della società. Ci insegnano fin da piccoli che diventare dottore ti permette di salvare tante vite umane, proprio come per fare il pompiere. L'avvocato difende gli innocienti e manda in galera i cattivi. L'insegnante istruisce le menti di domani... Ma lo scrittore? I più lo vedono come un buono a nulla che sta col naso all'aria tutto il giorno, mentre gli altri sudano sette camice per portarsi a casa un misero stipendio. Un po' come i giornalisti in effetti... non so decidere cosa sia peggio per la società... se essere scrittrice, o giornalista? In ogni caso io sto messa male XD
Tanto per concludere, che ne pensate voi? Perchè secondo voi non ci sono "scuole per scrittori", perchè è cosi' mal visto da tanti voler scrivere? Perchè in tante università insegnano a "leggere bene", ma non a "scrivere bene"?
Io ho finito con le domande... Sta a voi rispondere ;)
E tanto per restare in argomento "scrittura"... Vorrei dire una cosuccia a Thirrin: GRAZIE. Non solo perchè hai accettato di partecipare a quel concorso insieme a me, non solo perchè ti sei dedicata anima e corpo nella stesura del racconto, ma perchè lo stai anche curando nei minimi particolari, sempre con anima e corpo nonostante tu stia attraversando un periodo snervante. Ti garantisco che se fosse stato solo per me avrei abbandonato a nemmeno metà della storia, ma grazie a te non solo siamo arrivate a una "fine", ma abbiamo pure firmato un contratto e ci siamo appena messe d'accordo per tradurre tutto e inviare il racconto a Peter Jackson! Grazie davvero, socia! ^^
P.S. ho appena finito di leggere un libro "arturiano": Il cavaliere della carretta di Chretien de Troyes... mooolto carino, appassionante, nonostante l'ovvio scorrere della trama ;)

10 commenti:

imp.bianco ha detto...

In pochi sanno che mi piace scrivere, forse è perché un po' mi vergogno del mio stile che lascia molto a desiderare... un po' perché l'ho sempre considerato una cosa per pochi eletti... ^^

X-Bye

cabo00 ha detto...

non mi piace scrivere pero tutti sanno che voglio diventare pilotessa(notare il sostantivo)di formula1..che strano...XDDDDDDDDD

antonio lillo ha detto...

mah, di scuole per diventare scrittori ce ne sono, e tante... o meglio sono per lo più corsi portati avanti da altri scrittori, che arrotondano gli introiti (ma non c'è ninete comunque che tu non possa imparare leggendo, scrivendo, e soprattutto mostrando quello che hai scritto agli altri per un giudizio, è lì che si impara, con le critiche)... mi sembra che la scuola holden di baricco sia la migliore in italia, e non ti dico in inghilterra quanto ce ne sono di corsi di scrittura creativa, anche nelle università... e contemplano anche la poesia, per cui poi puoi fregiarti del titolo di "poeta laureato"...
cosa sia più "pericoloso" per la società non lo so... un buon giornalista (biagi è il mio preferito ma c'è anche bocca che è piuttosto cattivo) può far tremare in molti, anche se i giornali per lo più seguono le idee di chi paga gli stipendi (e te lo dice un giornalista), però prendi che ne so, un saviano, cazzo, oppure che ne so un wallace, quella è gente che cambia il tuo modo di pensare...
riguardo ai soliti luoghi comuni, che gli scrittori sono tutti teste perse per aria, lasciali perdere quelli che lo dicono: primo si deve seguire sempre e solo il cuore... secondo, se hai talento qualcosa ce la guadagni pure... c'è l'amico mario desiati ad esempio che ha scritto il primo libro nel 2003, a 27 anni e, poichè è piaciuto a qualcuno (ci vuole pure culo) subito l'hanno assunto alla mondadori, poi ha scritto il secondo ed è stato un successo commerciale (anche se a me non è piaciuto a essere onesti)... ora col terzo ci faranno un film, e se non ci si è fatto dei bei soldi mi parrebbe strano... odio i libri che prima ancora di essere stampati sembrano già dei film, però quello è un bel mercato... mentre quello in perdita purtroppo è quello della poesia... e dico purtroppo perchè senza poesia la vita è sempre una "perdenza" (per dirla come piero ciampi)...

comunque, felice di aver beccato il tuo blog...

Anonimo ha detto...

Beh, per mia personale esperienza non posso quotare totalmente.
Che mi piaccia scrivere lo ammetto in tutta tranquillità con i miei compagni o amici. Tutto un altro discorso il fatto che mio padre sbandieri in giro il fatto che scriva. Questo mi fa incazzare nera ma mi sembra più che legittimo.
Sinceramente non capisco perché tanti fatichino ad ammetterlo, io la vivo come una passione come tante altre. Come posso dire "mi piace studiare danza" dico anche "mi piace leggere e/o scrivere". Non penso che qualcuno lo trovi poi tanto strano.
Quando mi chiedono che lavoro voglio fare di solito io rispondo che non lo so e gli altri mi dicono "ah beh, farai la scrittrice." Come se fosse semplice. Io di solito replico che non è un lavoro, ma non perché non ci voglia impegno, professionalità, esperienza e talento, ma perché è un mestiere mooolto precario. Questo post mi ricorda tanto quello di Licia sul precariato dei ricercatori. Penso che il discorso sia lo stesso: la società moderna svaluta la cultura e i conseguenti "vantaggi a lungo termine" al punto di considerare ricercatori o artisti dei fannulloni.

Valberici ha detto...

Nessuno può insegnare a scrivere, scrittori si nasce e non si diventa.
E chi nasce scrittore ha fin da subito anche la passione per la lettura. Punto.

Però non voglio dire che le scuole di scrittura e le normali scuole non siano utili. In certi casi aiutano a migliorare lo stile in tempi più rapidi che non da autodidatti. ;)

Però se non hai talento tutto è inutile.

Secondo me tu 'sto talento ce l'hai...l'unico appunto che ti posso fare è che avolte mi sembra che tu sia un po' pigra ;)

Viola ha detto...

imp: pure io l'ho detto ai pochi eletti, ma non perchè mi vergogno di come scrivo (altrimenti non avrei firmato quel contratto), ma perchè son cose particolarmente personali... per come la penso in questo preciso momento, scrivere è una vocazione :)

cabo: cara GG, un giorno darai pista a Schumi in persona!!! (ma si dice cosi'??? XD)

lillo: ciao e benvenuto nel mio blog! Sei un giornalista dici? Tanto piacere ^^
Personalmente, come aspirante scrittrice, faccio sempre leggere quello che scrivo ad "attenti critici-editori" (come il qui presente Valberici, o Thirrin), e con le loro critiche (ma anche con quelle di altri) cerco di migliorare il mio stile, ancora molto imperfetto. Di conseguenza spero di essere sulla buona strada ;)
Tornando all'argomento del post... Non voleva certo essere una lamentela per la scarsità di scuole di scrittura nel nostro paese (che poi io non ci sto nemmeno...), ma più che altro era un "prolungamento" del discorso fatto in classe (quindi era fatto basandosi sulle università francesi, poi se l'insegnante s'è sbagliata, che si informi meglio).
Comunque, della scuola Holden già lo sapevo, dei corsi di scrittura creativa invece posso dirti con sicurezza che sono... come dire... beh, non sono visti di buon occhio. Per esempio, c'è una prova per passare la maturità francese che si chiama scrittura di invenzione, o tema libero. La maggior parte dei correttori (ma anche dei docenti universitari) non sono grandi appassionati di questa prova, e chiedono regolarmente di eliminarla perchè "non serve a nulla" (parole loro). Stesso discorso per i corsi. Tanto per farti capire quanto i corsi (e le prove) di scrittura non siano "apprezzati" (almeno in Francia).
Per quanto riguarda i giornalisti, per quel poco che potro' fare spero di diventare come una di quelli da te citati ;) Resta pur sempre una categoria discriminata... ammettilo...
E lo so bene che gli scrittori non stanno tutto il giorno col naso all'aria... lo so benissimo, ma lo so io, lo sai tu, lo sanno gli altri che frequentano il blog, ma gli altri? Ti assicuro che in molti pensano che basti mettersi davanti a un foglio bianco per scrivere un best seller...
La poesia invece, più che altro mi piace leggerla, non sarei mai capace di scriverne una, ma abbiamo qui il buon Valberici che scrive haiku che piacciono fersino a me (drogata di Rimbaud e Apollinaire).

violetta93: ciao e benvenuta anche a te! che mi piace scrivere lo dico senza problemi anche io, ma il fatto di voler diventare scrittrice, è un fatto ben diverso.
Mia madre è un po' come tuo padre mi sa... anche lei lo dice di continuo alle sue amiche (ma spero perchè ne è contenta, non per presa di culo...), quindi so bene come ci si puo' imbestialire ;)
Sull'ultima parte del tuo commento, sono totalmente d'accordo. :)

Val: certo che scrittori si nasce, se non si ha quel "che" di certo non si puo' imparare, ma una scuola aiuterebbe a pulire lo stile, a mettere insieme frasi più efficaci, a migliorarsi più velocemente di un autodidatta (come hai giustamente detto tu).
E mio caro Val, ti garantisco che non sono sempre pigra... anzi... sono carica di impegni semmai... ma bisogna anche seguire l'ispirazione, no??? :D
(comunque è vero che scrivo con mooooolta calma, questa te la concedo... -__- )


ma possibile che quando dico a qualcuno che voglio diventare scrittrice, la faccia stralupata la facciano solo a me e a voi no? come la faccia che farei io se qualcuno di mettesse all'improvviso a gridare "ho visto la Madonna" o a correre nudo in mezzo alla strada... capitano solo a me certe cose?

Anonimo ha detto...

Uhmmm... scusami se ti disturbo ma blogger mi fa uscire di testa...
Come avete fatto ad aggiungere la lista dei blog su cui avete commentato?
Grazie!
P.S. Sono sempre la tua omonima VioVy^^

Viola ha detto...

violetta: uhm... cara omonima... per domande su blogger... ti merita rivolgerti a imp o a thirrin... io ancora ci capisco meno di te, non lo so mica come ho fatto! XD

ViCa ha detto...

PREGO TESORA! ;)
sto impazzendo con questo racconto, ma ho quasi finito e nel pomeriggio lo spedisco, così posso godermi il meritato riposo... temo che la miopia sia aumentata a vista d'occhio in queste notti... (mammamia, che battuta!!)..

XD

comunque, davvero un argomento interessante, peccato che io non abbia al momento tempo per approfondire.. ma verrà l'occasione anche per quello, finito il lavoraccio da scrittrice sfruttata..
perché non posso attaccare il computer al cervello e lasciare che scriva tutto lui?? almeno potessi dividere con te questo mal di testa che mi sta uccidendo -..-''

ci sentiamo presto, tesora, quando invio tutto alla casa editrice, ne mando una copia anche a te. E incrocia le dita per tu-sai-cosa! ;)

p.s. scrittori si nasce, credimi. :)

Viola ha detto...

thirrin: aspetto la tua mail!!!!! ^^
oh comunque lo penso pure io che scrittori si nasce...

 

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