lunedì 15 febbraio 2010

Come invisibile

Avete presente quei momenti in cui nessuno vi nota, amici e parenti compresi, e tutti continuano beatamente con le loro vite perfette dove gli unici grandi problemi sono "quale vestito mi metto stasera?", o "non so se mettere lo smalto rosso o quello nero...", mentre voi state rinchiusi in casa giorno e notte a fare calcoli su calcoli per non andare in rosso con la banca, o a cercare di rimettere insieme quella già poca sanità metale precedente all'inizio dei vostri problemi? Ecco, io questo periodo lo vivo da 2 anni.
Ormai anche andare a prendere un caffè con le amiche è un'impresa, perchè non rientro più in nessun discorso. Non rientro nei discorsi della nuova collezione di H&M, che non ho visto perchè in centro evito di andarci, dato che non ho soldi per comprarmi quello che mi piace. Nei discorsi sui ragazzi imbroccati nemmeno, dato che né esco, sempre perchè non ho soldi, né imbrocco quando riesco a risparmiare 5 euro per uscire con le amiche. Non rientro nei discorsi sulle diete, dato che non mi riesce seguirle. Non rientro nei discorsi alla io "famiglia felice", perchè la mia non è una famiglia felice.
Finisce sempre che me ne sto zitta zitta sul divanetto del bar, a bere il mio caffè in silenzio, invidiando di nascosto le vite delle mie amiche, cosi' facili, cosi' spensierate, cosi' felici, che riesconoa godersi i loro vent'anni. E al contempo non mi sembra giusto aver passato gli ultimi due anni a collezionare le conseguenze di azioni altrui che mi hanno portata ad essere cosi' diversa. Che questa differenza nessuno, di quelli con cui ne ho parlato, ne capisce qualcosa, né sa darmi consigli o consolarmi. Semplicemente, non avendo mai avuto problemi a catena come i miei, non sanno con che paio di maniche mi ritrovo io, ma ovviamente non gliene faccio una colpa. Anzi, sono ovviamente felice che non abbiano problemi.
Ma questa incomprensione porta all'invisibilità. La mia invisibilità. E allora quando si arriva ad alzare la mano per sapere chi esce la sera, e io puntualmente non la alzo, è polemica. Perchè non esco mai? Perchè vo sempre a giro col muso lungo? Guarda se non esci non troverai mai un ragazzo! Ma guarda che mica si spende! Dai torniamo presto! E più fanno polemica, e più mi diminuisce la voglia di uscire.
Non lo so, o sono io che sbaglio perchè ho troppi problemi, dai quali mi lascio soffocare perchè effettivamente sono una caterva, o sono loro che pur provandoci non riescono a capire...
Ed è inutile pensare alle cose positive che ancora mi restano, come mi consigliano di fare, perchè pensare a due o tre cose per tutto il giorno non mi aiuta certo a risolvere i miei problemi di tutti i giorni.
Ecco, l'anno è cominciato con una bella depressione latente strascicata e portata avanti a forza per più di due anni. Che sempre cosi' depressa mi sto antipatica da sola, ma non posso evitarmi... Due anni completamente persi a non fare un cazzo. Forte. E dire che dovevano essere gli anni più disinvolti!
E la cosa peggiore, è che ho perso ogni interesse nei confronti di tutto e di tutti. Vivo impassibile, o passiva se si preferisce. Non ho soldi per uscire? Bene. Ho abbastanza soldi per passare una serata con le amiche? Bene. Ho appena litigato con mia nonna? Bene. Ho appena passato la giornata a dormire? Bene. Sono dovuta stare una serata intera seduta a osservare le amiche divertirsi perchè io non ero dell'umore? Bene. Il tipo che mi piace non mi nota nemmeno? Bene. Pura impassibilità, o come mi piace chiamarlo: puro zennismo. Per non dire menefreghismo. Sempre meglio!!!!

3 commenti:

Valberici ha detto...

Direi che è giunto il momento di affrontare i problemi e superarli, uno ad uno, un passo alla volta.
Poi ci sarà il tempo di decidere chi sono gli amici ed eventualmente dedicargli un po' del tuo tempo. ;)

Viola ha detto...

val: il problema è che non ci sono soluzioni ai miei problemi, se non vincere alla lotteria. è da due anni che affronto i miei problemi giorno per giorno, cerco di trovare soluzioni e non ci riesco, dato che ancora non sono onnipotente, e pazienza, decisamente, non ne ho più da tempo.
chi sono i miei amici già lo so, li conto sulle dita di una mano, e di tempo gliene dedico tutti i giorni...
è come se avessi 2 vite completamente separate: una in famiglia, dove devo per forza essere una colonna di sostegno, e una fuori casa, dove ho bisogno di essere sostenuta.

Francesca ha detto...

Anch'io ho avuto una "crisi" del genere proprio alla tua età (con le stesse reazioni di "indifferenza" al di fuori e dentro la famiglia), tanto che non sapevo piu' cosa volevo fare/diventare, e mi sentivo bloccata ed inutile.
Poi, per me, la risalita è cominciata quando ho trovato (un qualsiasi) lavoro (quasi 12 anni fa, oramai), perchè ho ricominciato ad impegnarmi, ad apassionarmi, ad essere attiva, rendondomi autonoma, in quanto (allora, all' inizio...)mi piaceva e mi coinvolgeva molto. Certo, io non sapevo a priori che sarebbe stato quello il nuovo punto d' inizio: è successo per caso (o per provvidenza divina), ed è difficile dire quale sia la soluzione giusta per te...

 

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