Sabato, in quel di Bologna, mi sono fatta sei ore di fila per vederli. Ma non semplicemente per vederli, altrimenti mi sarei comprata un biglietto per la tribuna. No. Io volevo stare a pochi metri da loro. E ci sono riuscita! Non importa quanti lividi spunteranno qua e là sul mio corpo o quanto a lungo le mie costole siano state compresse nella ressa. Stare a dieci metri dai Muse non ha prezzo.
Un ingresso molto emozionante coi tre componenti nascosti da tre finti grattacieli di telo calati poi all'improvviso, e via con Uprising in apertura! Peccato che già dalla seconda canzone la gente abbia cominciato a pogare, separando la Debby da me e Giulia per il resto del concerto...
Sopra le teste e sotto ai piedi dei Muse maxi schermi che proiettavano video che facevano venire i brividi. E il live... Caspita. Saranno si' e no un centinaio sulla faccia della terra i gruppi da considerare a pieno merito più bravi dal vivo che su cd, e i Muse fanno ampliamente parte di questo gruppo. Non solo Matthew non ha tirato una stecca o un acuto finito con un colpo di tosse, ma anche come suonavano... Dio mio... Ecco, si'. Come Dei della Musica, decisamente. Riescono a emozionare la folla senza aver bisogno di niente più che della loro musica, cosa rara al giorno d'oggi.
L'unica mia lamentela si rivolge alla gente che non si lava e che appesta chi gli sta vicino... Puzzoni lavatevi!!!





CONSIGLI PER GLI ASCOLTI: vi consiglio di ascoltare un po' di Biffy Clyro, la band che apre le tappe europee dei Muse... Davvero niente male! ;)