Che dire... Degna conclusione, questo è certo, e non solo diella trilogia, ma in generale. Sì perchè un libro così lo volevo leggere fin dai tempi di Nihal, quando rimasi un po' delusa dalla fine di quella trilogia. O dal destino riservato a Dubhe, che non mi è mai sembrato adatto a lei. Questa volta invece, un finale così non me l'aspettavo, lo ammetto. Ma cominciamo dall'inizio.
Adhara, in seguito al combattimento con Amhal, viene catapultata nelle Terre Ignote dove raggiunge il nascondiglio degli elfi ribelli a Kryss, guidati da Shyra, una temibile guerriera alla ricerca della gemella Lhyr, potente sacerdotessa rapita e imprigionata da Kryss. Solo dopo averla ritrovata e liberata, Adhara può attraversare il portale che la riporterà nel Mondo Emerso.
Nel frattempo il medaglione attorno al collo di Amhal comincia pian piano ad impossessarsi anche della sua carne, oltre che alla sua mente. Come Adhara, era stato portato nelle Terre Ignote dalle quali riesce però ad andarsene in fretta, ma non prima che il medaglione cominci a perdere potere, lasciando così che il dubbio e il rimorso si insinuino di nuovo in lui.
Al ritorno di Amhal nel Mondo Emerso, Kryss può finalmente usare la sua arma più potente e piegare così la Terra del Vento alla sua volontà, facendo tremare di terrore i sopravvissuti. Non sono poche le peripezie che nel frattempo deve affrontare Adhara, e un lungo percorso la porta a impossessarsi del Pugnale di Phenor, l'unica arma che può permetterle di strappare il medaglione dal petto di Amhal per farlo tornare come era il giorno in cui si sono conosciuti. L'occasione le si presenta poco tempo dopo a Nuova Enawar, durante un attacco guidato da Kryss col solo scopo di distruggere la città.
Grazie all'aiuto di Shyra, giunta nel Mondo Emerso col solo scopo di aiutare Adhara, riesce a scontrarsi da sola contro l'uomo che ama, dando vita a un duello sofferto, ma inevitabile.
Nel frattempo il medaglione attorno al collo di Amhal comincia pian piano ad impossessarsi anche della sua carne, oltre che alla sua mente. Come Adhara, era stato portato nelle Terre Ignote dalle quali riesce però ad andarsene in fretta, ma non prima che il medaglione cominci a perdere potere, lasciando così che il dubbio e il rimorso si insinuino di nuovo in lui.
Al ritorno di Amhal nel Mondo Emerso, Kryss può finalmente usare la sua arma più potente e piegare così la Terra del Vento alla sua volontà, facendo tremare di terrore i sopravvissuti. Non sono poche le peripezie che nel frattempo deve affrontare Adhara, e un lungo percorso la porta a impossessarsi del Pugnale di Phenor, l'unica arma che può permetterle di strappare il medaglione dal petto di Amhal per farlo tornare come era il giorno in cui si sono conosciuti. L'occasione le si presenta poco tempo dopo a Nuova Enawar, durante un attacco guidato da Kryss col solo scopo di distruggere la città.
Grazie all'aiuto di Shyra, giunta nel Mondo Emerso col solo scopo di aiutare Adhara, riesce a scontrarsi da sola contro l'uomo che ama, dando vita a un duello sofferto, ma inevitabile.
Non vado oltre, perchè finirei col rivelare troppo.
La scrittura è più che scorrevole, come al solito, i personaggi intensi, complicati, tormentati, perseguitati dalle tenebre di un destino che non vogliono accettare ma che non smette mai di rincorrerli. L'atmosfera cupa rende tutto più carico d'ansia, ad ogni pagina si respira la morte che invade tutto e tutti, e la storia d'amore impossibile non ha una conclusione banale. Bellissima davvero anche la copertina, e questo non potevo non dirlo.
Insomma, giusto per tornare ai miei vecchi metodi di votazione, questo libro si merita un bel 19/20 perchè non è perfetto... ma non merita nemmeno un voto inferiore a questo.
Insomma, giusto per tornare ai miei vecchi metodi di votazione, questo libro si merita un bel 19/20 perchè non è perfetto... ma non merita nemmeno un voto inferiore a questo.
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