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martedì 7 dicembre 2010

Memories

Giornate come questa, col cielo grigio, l'asfalto bagnato, il freddo che mi punge le guance, e l'odore di pasticceria mentre cammino per le strade del centro... Tutto mi ricorda Parigi, e vengo risucchiata mio malgrado in un vortice di ricordi e di pensieri che sarebbe meglio tenere a bada, là dove non potranno convincermi a trasferirmi di nuovo in quella splendida città. Ma ahimè, questa stagione grida "Parigi!" in ogni istante...
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lunedì 11 ottobre 2010

L'abitudine a scrivere

Prima, per quanto ricordi, scrivevo abbastanza regolarmente. Non tutti i giorni, ma tutte le settimane sì. 
Ecco, stiamo parlando di prima, perchè ora è come minimo da un anno e mezzo che non butto giù una riga. E questo blocco non se ne va, maledetto... Comincio a preoccuparmi, e a pensare che ho perso "l'abitudine", quel momento che mi piaceva passare davanti al pc, da sola, a riempire le pagine bianche... Mannaggia.
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giovedì 18 febbraio 2010

Dialoghi tra nonna e nipote

DA QUANDO CI SIETE VOI...
Mattina, a colazione
Nonna: eh guarda, il lavandino l'è intasaho! Letizia icchè tucc'hai buttaho dentro?
Mamma: Io? Nulla! Magari s'è intasato perchè sono di inizio seholo?
Nonna: Macchè! Io sto in questa hasa da dodici anni e non m'era mai successa una disgrazia come questa! Succede tutto da quand'e vu ci siete voi!
Mamma: Bahe! Ti pareva! Oh quante tu ci scommetti che quando viene l'idrauliho ti dice quello he ti ho appena detto io?
Nonna: Eh tu ci butti anche i fondi di' caffè, che sono huelli che lo hanno intasato sai!
Mamma: E allora sai tutto te, tu sarai la sola tuttologa in tutto il mondo, ave a te.
Mattino dopo, ore 7:30
Mamma: Mamma... Mamma... Mamma... Mamma... MAMMA!
Nonna: Oh! Icchè c'è?
Mamma: svegliati, tra mezzora viene l'idraulico.
Nonna: peffare icchè?
Mamma: riparare i' tubo?
Nonna: Ah. E te dove vai?
Mamma: A lavoro?
Nonna: Ah.
Ore 8:30, la Viola dorme ancora
Nonna: Viola... Viola... Viola...!
Viola: OH! Che cazzo c'è?
Nonna: sono le 8:30
Viola: appunto, fammi dormire!
Nonna: Dov'è l'idraulico?
Viola: Cos'è? Una domanda a tranello?
Nonna: doveva essere qui alle 8 e ancora non c'è!
Viola: Suvvia, lo sai come sono gli idraulici
Nonna: Icchè vorrebbe dire?
Viola: Che sono sempre in ritardo!!!
Nonna: mah, io di questi lavori un gli avevo mai visti...
Viola: Appunto. Buonanotte.
Ore 10:30, la nonna rientra in camera mia
Nonna: Ancora non è arrivato...
Viola: Chi? Orlando Bloom?
Nonna: L'idraulico!
Viola: Peccato... ho sempre avuto un debole per Orlando...
Nonna: Insomma, ho provato a chiamarlo ma mi risponde la segreteria telefonica... Prova a parlarci te che ti riesce!
Viola: Mi rifiuto di stare al telefono per parlare con un apparecchio diabolico! Non l'ho mai fatto e mai lo farò!
Nonna: Forza ti detto il numero, chiamalo col cellulare!
Viola: Addirittura! Suvvia, quando arriva sarà arrivato.
Nonna: eh ma insomma, io di questi lahori un gli aveo mai visti!
Ore 12:30, a pranzo
Din Don
La nonna apre, ed è l'idraulico!
Idraulico: Scusi il ritardo signora, siamo dovuti correre a Fiesole per un lavoro grosso
Nonna: eh ma insomma, io di huesti lahori un gli avevo mai visti...
(intanto la mamma mi guarda da dietro le spalle della nonna: ha gli occhi incrociati e l'indice della mano destra che gira accanto alla fronte)

RISVEGLIO
Mamma: Mamma... Mamma... Mamma... Mamma... Mamma... Mamma... Mamma... Mamma... Mamma... Mamma... Mamma... Mamma...
Intanto, nel letto, penso: vai, l'è morta
Mamma: Mamma... Mamma... Mamma... Mamma... Mamma... Mamma... Mamma...
Intanto, nel letto, penso: com'è il numero della misericordia? Non me lo ricordo mai...
Mamma: MAMMA! MAMMA! MAMMA! MAMMA!
Nonna: Oh! Icchè tu voi?
Intanto, nel letto, penso: cazzo se ha bisogno di amplifon...
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lunedì 15 febbraio 2010

Come invisibile

Avete presente quei momenti in cui nessuno vi nota, amici e parenti compresi, e tutti continuano beatamente con le loro vite perfette dove gli unici grandi problemi sono "quale vestito mi metto stasera?", o "non so se mettere lo smalto rosso o quello nero...", mentre voi state rinchiusi in casa giorno e notte a fare calcoli su calcoli per non andare in rosso con la banca, o a cercare di rimettere insieme quella già poca sanità metale precedente all'inizio dei vostri problemi? Ecco, io questo periodo lo vivo da 2 anni.
Ormai anche andare a prendere un caffè con le amiche è un'impresa, perchè non rientro più in nessun discorso. Non rientro nei discorsi della nuova collezione di H&M, che non ho visto perchè in centro evito di andarci, dato che non ho soldi per comprarmi quello che mi piace. Nei discorsi sui ragazzi imbroccati nemmeno, dato che né esco, sempre perchè non ho soldi, né imbrocco quando riesco a risparmiare 5 euro per uscire con le amiche. Non rientro nei discorsi sulle diete, dato che non mi riesce seguirle. Non rientro nei discorsi alla io "famiglia felice", perchè la mia non è una famiglia felice.
Finisce sempre che me ne sto zitta zitta sul divanetto del bar, a bere il mio caffè in silenzio, invidiando di nascosto le vite delle mie amiche, cosi' facili, cosi' spensierate, cosi' felici, che riesconoa godersi i loro vent'anni. E al contempo non mi sembra giusto aver passato gli ultimi due anni a collezionare le conseguenze di azioni altrui che mi hanno portata ad essere cosi' diversa. Che questa differenza nessuno, di quelli con cui ne ho parlato, ne capisce qualcosa, né sa darmi consigli o consolarmi. Semplicemente, non avendo mai avuto problemi a catena come i miei, non sanno con che paio di maniche mi ritrovo io, ma ovviamente non gliene faccio una colpa. Anzi, sono ovviamente felice che non abbiano problemi.
Ma questa incomprensione porta all'invisibilità. La mia invisibilità. E allora quando si arriva ad alzare la mano per sapere chi esce la sera, e io puntualmente non la alzo, è polemica. Perchè non esco mai? Perchè vo sempre a giro col muso lungo? Guarda se non esci non troverai mai un ragazzo! Ma guarda che mica si spende! Dai torniamo presto! E più fanno polemica, e più mi diminuisce la voglia di uscire.
Non lo so, o sono io che sbaglio perchè ho troppi problemi, dai quali mi lascio soffocare perchè effettivamente sono una caterva, o sono loro che pur provandoci non riescono a capire...
Ed è inutile pensare alle cose positive che ancora mi restano, come mi consigliano di fare, perchè pensare a due o tre cose per tutto il giorno non mi aiuta certo a risolvere i miei problemi di tutti i giorni.
Ecco, l'anno è cominciato con una bella depressione latente strascicata e portata avanti a forza per più di due anni. Che sempre cosi' depressa mi sto antipatica da sola, ma non posso evitarmi... Due anni completamente persi a non fare un cazzo. Forte. E dire che dovevano essere gli anni più disinvolti!
E la cosa peggiore, è che ho perso ogni interesse nei confronti di tutto e di tutti. Vivo impassibile, o passiva se si preferisce. Non ho soldi per uscire? Bene. Ho abbastanza soldi per passare una serata con le amiche? Bene. Ho appena litigato con mia nonna? Bene. Ho appena passato la giornata a dormire? Bene. Sono dovuta stare una serata intera seduta a osservare le amiche divertirsi perchè io non ero dell'umore? Bene. Il tipo che mi piace non mi nota nemmeno? Bene. Pura impassibilità, o come mi piace chiamarlo: puro zennismo. Per non dire menefreghismo. Sempre meglio!!!!
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martedì 12 gennaio 2010

Passioni e decisioni

Ci sono giorni in cui la mia mente è completamente indirizzata verso un unico e solo pensiero: la cucina. Non so da cosa scaturiscano tutte queste riflessioni filosofiche sul modo migliore per cuocere il risotto, su come migliorare la ricetta ancora imperfetta del Cioccolatissimo, o come fare a cuocere la torta salata ai carciofi in un forno che non cuoce, ma tali pensieri a volte mi illuminano le giornate che io definisco "spente".
Non c'è niente da fare, quando parlo di cucina attacco e non mi fermo più finchè il mio interlocutore non finisce stramazzato a terra. Morto dalla noia, s'intende. Eppure mi limito solo a parlarne, perchè mi ritrovo in una casa dove la cucina vintage (leggi "di inizio secolo") della nonna fatica anche solo a far bollire l'acqua per le paste...
Quella per la cucina non è certo una passione nata dal nulla. Ho cominciato ad avvicinarmi ai fornelli da bambina, quando aiutavo la mamma a preparare i dolci, ovviamente cominciando come umile assaggiatrice, per poi finire a razzolatrice ufficiale della crema pasticcera. Quando abitavo da sola a Parigi non mangiavo quasi mai due volte la stessa cosa dato che mi piace cambiare e sperimentare, contrariamente a mia nonna che vivrebbe di sola minestrina e pane.
Quasi ovviamente, avendo questa grande passione per la cucina, sono anche una buona forchetta e puntualmente mi ritrovo a decidere di mettermi a dieta in media una volta a settimana, soffrendo poi come un cane bastonato per tre giorni di fila e abbandonando la suddetta dieta al termine della terza notte, quando cedo e mi intrufolo in cucina nel cuore della notte per mangiare una qualsiasi cosa. Ogni anno mi ritrovo al mare coi soliti 10 kg di troppo dell'anno prima. Beh, almeno non sono mai aumentati!
Comunque sia, oggi, per la prima volta, ho trovato una ragione in più per mettermi a dieta, e spero che anche solo questa possa spingermi a superare la fatidica prima settimana. Intanto, domani vado a fare rifornimenti di: gallette di riso (per sostituire le patatine dello spuntino di mezzanotte), quantità industriali di verdura (che ora come ora scarseggiano in casa), e frutta (non poteva mancare) che al momento scarseggiano in casa.
Bye bye panna! Arrivederci gnocchi ai quattro formaggi! Adieu cioccolata!
Da oggi si fa sul serio... e che cacchio!
Ho anche deciso, inoltre, di fare sport. Non mi accontenterò più del sabato sera a ballare, e mi sono quindi informata. Pare che nella palestra nel paesello accanto al mio abbiano appena cambiato gestione, e tra i corsi nuovi c'è Fit Box, che voglio fare da una vita. Ecco, se non ha un prezzo proibitivo (per me), mi ci iscrivo non appena passo di lì!
Insomma, ho deciso di mettermi a dieta, e stavolta seriamente, che se a 20 anni suonati non riesco a impegnarmi seriamente nemmeno in una cosa come la dieta... allora posso chiudermi a chiave in casa da questo momento! Ovviamente, dieta, per me, non significa nutrirmi solo ed esclusivamente di cibi senza calorie e senza sapore. Intendo sperimentare ricette light, che diano sapore alle cose che proprio non mi tirano nemmeno l'occhio, figuriamoci la gola...
Vi terrò informati, anche di eventuali capitomboli dietetici! ;)
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lunedì 4 gennaio 2010

Anno nuovo... Anno nuovo!

E' che mi scordo sempre di avere un blog... Mi piaceebbe, per il 2010, poter tornare ad aggiornarlo spesso come facevo una volta, come quando non avevo tre lavori e nemmeno una nonna rompiballe che mi rende impossibile vivere in casa obbligandomi a ore e ore di zingaraggine. Bei tempi quelli!
Comunque sia la vita scorre e va avanti, ma i buoni propositi per il nuovo anno rimangono più o meno sempre gli stessi:
- dimagrire almeno un kilo al mese fino a dicembre prossimo
- bere meno, eccezione fatta per il sabato sera
- ricominciare a scrivere, soprattutto l'ultimo progetto
- fare più foto possibile, dato che la memoria comincia a fare cilecca
- prendere la patente, che avere ancora l'autista a 20 anni non sta bene! (parola dell'Inisse)
- trovare un uomo da trattare male e da cercare solo quando finisce la Nutella
- mangiare meno cioccolata (quando avrò finito i 5 kg che mi hanno regalato per Natale)
- cominciare a mettere via almeno 10 € la settimana per poter andare in vacanza all'estero (magari bastassero i 10 € a settimana.........)

Insomma, sostanzialmente mi ritrovo sempre punto e a capo coi soliti propositi! Ma stavolta cercherò almeno di crederci, ecco.

P.S. Buon anno nuovo a tutti voi! (anche se in ritardo...)
 

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Violite Acuta
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