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venerdì 20 febbraio 2009

9,77/20

Tutto il primo semestre di unversità si racchiude in questa cifra magica: 9,77. Alla volta insufficienza, e grandissima presa di culo, non è nemmeno la mia media generale, ma la media di un'unica materia che ero una dei 5 a studiare in tutta la classe. Io e altri 5 eravamo i soli ad andare a lezione tutte le settimane, a fare ricerche tutte inutili e a farmi un culo grosso cosi' anche quando non era obbligatorio. "Non preoccupatevi, ne tengo conto quando metto il voto all'esame!".
Si fotta, mio caro docente.
9,77 è una gran presa di culo, perchè lo sa che con 9,8 il voto sarebbe stato arrotondato automaticamente a 10, permettendomi di non dover ripassare 8 esami del primo semestre a giugno. Perchè per il momento sono bocciata. Si' signori. Sono bocciata nel primo semestre.
Ma tal docente non è l'unico ad essersi divertito cosi'. No signori! Ho avuto tutta una sfilza di 9,5 , 9,6, e addirittura un 9,567!!! No comment. Se non vuoi dare giusto la media nemmeno agli studenti che vedi che sono presenti a tutte le tue fottute lezioni, allora fottiti. Scusate il francesismo... Che cazzo di sistema... E so che chi ha fatto solo i compiti che gli tornavano comodi e che veniva a lezione solo quando riusciva a svegliarsi a tempo ha avuto un voto nettamente migliore del mio... E allora non ci credo, non c'è giustizia nel sistema universitario.
Ci fanno due palle cosi' per settimane perchè dobbiamo essere presenti perchè le presenze vengono prese in considerazione nel voto finale, e arrivati alla fine sembrano confondermi con tutta quella massa di studenti strafottenti. Tanto impegno per cosa? Una presa di culo, ecco cosa.
Avrei accettato la bocciatura se avessi avuto 5, 6, o 7 in tutte le materie... Ma farmi ripassare 8 esami perchè mi mancavano 0,3 punti è una grandissima presa di culo... E se facessi ricorso? Se non le accettassi e chiedessi un secondo parere? Cosa fattibile, ma chissà quando con questo mizzica di sciopero...
E allora mi sono messa a pensarci seriamente, e ho deciso che se a fine anno boccio definitivamente, faccio domanda in un'università italiana, che tanto tra qui e li' tutti i sistemi universitari si stanno sfracellando clamorosamente. Tra i due mali tanto vale scegliere quello in cui sono la meno peggio...
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martedì 17 febbraio 2009

Fancazzeggio

Ieri sera, anzi stamani, mi sono addormentata alle 7 di mattina passate (m'ero fogata nella lettura di un libro in programma), quindi immaginate l'abbiocco che avevo stamani quando alle 11 è suonata la sveglia... C'ho messo 2 ore ad alzarmi, a decidermi ad andare a lezione... Che di voglia ne avevo davvero pochissima, ma dato che oggi c'era il mio corso preferito...
Mi alzo, mi vesto, esco di casa, prendo l'autobus, cammino fino all'università. Arrivo con cinque minuti di ritardo, quindi ormai ero rassegnata ad avere un posto in ultima fila... Apro le porte dell'anfiteatro, mi affaccio e... non c'era nessuno. ASSEMBLEA. ASSEMBLEA???
Che rabbia, che giramento di coglioni, che... che... lefbhe bcfhbfckhzebfkchabefyb aehfb ehkbfebfjhebfl!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Non ci sono parole per descrivere il mio giramento di palle, ecco. Ci sono decine di aule vuote, tra le quali l'anfiteatro accanto, per fare sta cazzo di assemblea... e la fanno proprio dove avevo lezione io? Miiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!! Per di più mi è giunta la voce che, se lo sciopero va avanti ancora a lungo, alcuni (non so se insegnanti o studenti) hanno proposto di prolungare il periodo dei corsi fino a fine giugno, il che spingerebbe il periodo di esami fino a fine luglio. Ora, quelli come me che vengono da fuori hanno già un biglietto aereo già pagato per rientrare a casa, e alcuni addirittura non avranno casa a partire da giugno... Come fanno a proporre una cosa del genere, tra l'altro conseguenza della loro decisione che tutti gli studenti e tutti gli insegnati dovevano fare sciopero (che pero' non coinvolge l'insieme degli studenti e professori)??? Cazzo io sto progettando un viaggio a New York con la debby con data di scadenza giugno (perchè abbiamo cose offerte per quel mese)... E io ci vado, costi quel che costi. Non mi frega se perdo due settimane di corsi di recupero. Cazzi loro, che tanto posso dirvi fin da ora che si ritroveranno con la facoltà deserta...
Per sbollire mi son data all'alcoole a un pomeriggio di puro fancazzismo... ecco.
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venerdì 13 febbraio 2009

Il venerdi' mattina

siamo d'accordo che siamo tutti scazzati. E' la fine della settimana, siamo stanchi, abbiamo incazzature accumulate durante tutta la settimana, ecc...
I miei venerdi' sono leggermente diversi da quelli del resto della massa: la notte tra giovedi' e venerdi' non dormo, nemmeno un minutino (regola applicata ormai da 2 settimane). Ne approfitto quindi per alzarmi in anticipo, magari per fare colazione a seconda dell'umore (stamani per esempio ero di umore digiuno), e camminare lentamente verso la fermata dell'autobus invece di fare una marcia veloce come il resto della settimana.
Oggi, era una mattinata diversa. Stamani, quando alle 07:15 sono uscita da casa, pioveva. Pochino e gocciole piccole piccole, ma non avevo l'ombrello. Capitemi, è da una settimana che al meteo dicono che pioverà tutti i giorni, e da una settimana c'è sempre il sole su Parigi. Senza contare oggi, letteralmente l'eccezione che conferma la regola. Sotto la pioggia arrivo alla fermata dell'autobus. Salgo.
Scendo.
Ora nevica. Bei fiocconi che cadono lenti lenti sulla mia testa scoperta. Una goduria per chi, come me, ama la neve. Tempo cinque minuti, e arrivo all'università.
Ora piove. No cioè, cercate di capire il mio stato d'animo... Ero a dir poco mezza da capo a piedi alle 7:30 di mattina... Fortuna che ero già a destinazione e che la macchietta del caffè al pianterreno fa un caffè abbastanza efficace da riuscire a svegliarmi. 50 centesimi spesi bene.
Entro in classe e non c'è nessuno. Ovviamente. Quale sano di mente affronterebbe temerario gli elementi per arrivare in anticipo a lezione, come ho fatto io stamani? Nessuno! Perchè gli altri sono tutte persone normali... mentre io sono pissicopatica...
Comunque, immensa soddisfazione durante la lezione: il compito che ho dovuto consegnare via mail mercoledi' era eccellente. Non buono. Non ottimo. Eccellente. Cio' significa, spero, che durante il primo semestre ho imparato qualcosa... E per di più, soddisfazione delle soddisfazioni, i compiti da fare per la prossima settimana sono stati organizzati in base a quello che ho fatto io (un piano dettagliato per scrivere una dissertazione sul realismo). Son soddisfazioni, nevvero?
Poi va aggiunto che durante le due ore e mezzo di lezione il cielo non faceva che alternare pioggia e neve, piogia e neve, pioggia e neve...
Ora pranzo tranquilla a casa con un risotto agli spinaci improvvisato (dato che non ho ricette di tale pietanza) e faccio i compiti che avrei dovuto fare per la prossima lezione, che avro' alle 15:30...
Spero solo di non riprendermi una barcata d'acqua tornando all'università... che ho pure l'ombrello rotto...

P.S. oggi è il compleanno del mio babbo... 49 anni!!! Buon compleanno babbo!
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mercoledì 11 febbraio 2009

Segui il Bianconiglio

Non so perchè... ma ultimamente sento la quasi irrefrenabile voglia di riscrivere Alice nel Paese delle Meraviglie... Magari una ridattazione pseudo-teatrale... Magari andante sul tetro...
E' una cosa sana? E' una cosa plausibile? Ce la potrei fare?
Non so.
Comunque, da un paio di giorni ho attaccato con un nuovo progetto che chiameremo... Progetto Pancake al Miele... PPM! Si', perchè Progetto Top Secret era troppo banale... Per ora non vi dico nulla, che è sempre allo stato cosi' brado che è tutto contenuto in 5 pot-it rosa attaccati al muro accanto al mio letto. Vi dico solo che non ha niente a che vedere né con l'ibrido, e nemmeno col genere dell'ibrido d'altra parte... Lo definirei più una "storia di mezzo", come quando dopo aver letto un mattone vi date alla lettura semplice e leggera di un romanzetto, di una "storia di mezzo", appunto.
Ne saprete di più quando anch'io ne sapro' di più... Intanto sono sotterrata sotto una valanga di compiti (che per fortuna dopo 6 ore di studio coscienzioso è diminuita) che sembra non finire mai... Ci sono volontari per farli al posto mio???
P.S. niente è meglio dello shopping per tirarsi su di morale, e se per di più H&M ti offre 20% di sconto su un articolo a tua scelta... Come dire di no al cappotto che mi piaceva tanto? Ottimo acquisto anche le scarpe con tacco di NafNaf a soli 15€... Sisisi, ne sono convinta: lo shopping tira parecchio su di morale ;)
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lunedì 9 febbraio 2009

La notte

La notte non dormo. E questo è un dato di fatto.
Posso mettermi a letto all'ora che voglio, tanto prima di almeno un'ora non chiudo occhio. Se vi chiedete cosa faccio durante quelle ore senza dormire... Ebbene, penso. A tutto e a niente. La maggior parte delle volte penso a mio nonno Danilo. Non so perchè ma ripenso di continuo all'ultima volta che l'ho visto cosciente, alle ultime parole che gli ho detto e che son felice di avergli detto: "ti voglio bene". Ripenso anche a quando lo vidi per l'ultima volta, incosciente, con tubi che gli uscivano da tutte le parti, e all'impressione cosi' forte che mi ha fatto che sono quasi svenuta all'ospedale.
A volte ripenso alle mie scelte, al loro prezzo. Ormai mi sono convinta di aver scelto volontariamente la strada più tortuosa per poter diventare giornalista, e mi chiedo il perchè di una scelta cosi' masochista. Sono arrivata alla conclusione che è perchè non ho mai scelto la strada facile in vita mia... quindi perchè cominciare proprio ora?
Ripnso alla mia famiglia che non rivedo ormai da 7 mesi... Mi mancano, ma è una sensazione che posso sopportare dato che mi ci sono preparata psicologicamente per anni prima di partire.
Penso anche a cosa scrivere, e a volte mi alzo alle 5 di mattina per appuntare un'idea. Ma ancora non ho ricominciato a scrivere... e non capisco perchè...
Cerco di organizzare mentalmente il mio prossimo viaggio in italia, che durerà solo una settimana, e durante la quale sono già convinta che diventero' pazza.
Faccio calcoli su calcoli. In base ai soldi che so che mi rimangono in banca cerco di calcolare il massimo che posso spendere al giorno per non andare al verde prima della fine del mese. Mi vine il batticuore e aggiungo mezzora alla mia agonia pre-sonno.
Poi finalmente mi addormento, e faccio un incubo dietro l'altro. Ogni notte. Dormo malissimo, mi sveglio ogni mezzora e mi ci vogliono dieci minuti buoni a riaddormntarmi prima che il prossimo incubo venga a risvegliarmi. E poi c'è gente che si stupisce quando ammetto che si', anche oggi mi sono svegliata alle quattro di pomeriggio.
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giovedì 5 febbraio 2009

Le peuple de la Révolution

Quel che mi piace dei francesi è che si impuntano prima di farsi mettere i piedi sulla testa. In periodo di crisi il numero dei disoccupati è aumentato a dismisura, molte grandi fabbriche chiuderann i battenti entro poco, ci sono sempre meno soldi (e di questo ne parleremo nel prossimo post), e alla gente girano sempre di più le palle. I francesi hanno quindi chiesto al Président de la République di parlare alla nazione riguardo a tutti questi problemi, stasera su TF1. Ben tre giornalisti (i preferiti dai francesi) lo stanno ricoprendo di domande ormai da più di un'ora, e cercano di farlo destabilizzare attaccando da tutti i lati: soldi, potere d'acquisto, lavoro, precarità, aiuti dello Stato, tasse, e chi più ne ha più ne metta.
Devo dire che Sarkosy mi sta sorprendendo, sembra avere una risposta a tutto. Poi ha una voce che non mi dispiace (quindi lo ascolo volentieri anche stando al computer), e se la cava bene anche con la gesticolazione (gesticolare mentre si parla è un'arte), cio' che aumenta il suo carisma... ma traballa un pochino. I suoi discorsi sono logici, quello che propone è abbastanza logico, ma ai francesi non basta. Le peuple de la Révolution. Sono incredibili i francesi...
Questo mi piace dei francesi: non si fanno prendere per i fondelli facilmante, seguono molto da vicino ogni decisione dei dirigenti dello Stato, e appunto, chiedono spiegazioni ancor più concise quando vedono che un pelo non quadra.
Ma le fanno mai cose cosi' in Italia? O noi ci facciamo prendere facilmente per il culo?
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martedì 3 febbraio 2009

A lezioni di epica

Cominciato il secondo semestre, sono cominciate le nuove lezioni. La più interessante, senza dubbio certamente, è quella che ho avuto oggi, di mediazione culturale. Non chiedetemi il nome della lezione, che proprio non me lo ricordo, ma in pratica studiamo la rappresentazione degli Dei nella letteratura.
In due settimane abbiamo studiato gli Dei greci. Ho scoperto un sacco di cose su di loro, e alcune mi hanno davvero sorpresa, come il fatto che a quanto pare per andare da un posto a un altro sparivano in nuvolette di fumo, proprio come facevano vedere in Xena... Non me lo sarei mai aspettato... Ho anche scoperto che chiunque li vedesse sotto la loro vera forma senza il loro permesso (o che chiedesse esplicitamente di vederli, o che li vedesse per sbaglio) era condannato a morte. Ho scoperto anche che solo un uomo è sopravvissuto alla vista di un Dio (ma non è una storia dell'antica gracia). Si tratta di un tale Arjuna, giovane eroe indiano, le cui gesta sono narrate nell'epopea indiana Mahabharata, che si ritrova a dover combattere contro i suoi stessi cugini, signori del male. Il suo carroziere (scusate ma proprio non so come tradurre conducteur de char) è il Dio Krisha, la più bella delle donne, il più saggio dei saggi, il più forte degli uomini, e cosi' via discorrendo... Arjuna, come stavo dicendo, dovrebbe battersi contro i suoi stesse cugini, ma all'ultimo proprio non ce la fa, scende dal carro e dice al suo amico Krisha che non se la sente. Il Dio allora cerca di confortarlo, facendogli un discorso poco convincente, e che infatti non funziona col giovane eroe. Krisha decide allora di mostrarsi al suo giovane amico umano sotto la sua vera forma, quella divina. Ma c'è un problema, dato che gli occhi umani in teoria non possono vedere un Dio. Allora Krisha si stacca un occhio, e lo porge a Arjuna affinché lui lo possa vedere dal punto di vista divino. Dopo ovviamente Arjuna combatte e via discorrendo con la storia.
Anche la storia delle metamorfosi di Atena sono interessanti: figlia di Métis (nome francese, chiedo venia), l'inteligenza, che fu divorata da Zeus, la giovane Atena usci' dal casco del Re degli Dei. Atena è forse la dea più polimorfe della religione politeista della Gracia Antica, e i greci propongono una spiegazione che secondo me è plausibile: dato che è figlia di Inteligenza, Atena ne è l'incarnazione, e dato che l'inteligenza ha diverse forme, è per questo che Atena cambia aspetto cosi' spesso.
Io tutte queste piccole storie nella Storia le trovo interessantissime. Ma durante la lezione mi faccio non solo una cultura sugli Dei greci, ma anche sul greco antico: per esempio ora so che i greci (antichi, quelli di oggi proprio non saprei) non avevano una parola per indicare la totalità del corpo umano, e spesso per dire "che bel corpo", tipo, dicevano "che bella testa". Una parola si avvicina al senso del corpo inteso come totalità: soma, parola che pero' è utilizzata di preferenza per indicare i cadaveri. A quanto pare dipende dal fatto che per i greci corpo e anima non sono davvero separati...
Insomma, avrete capito che è una lezione molto interessante. Per fortuna poi la professoressa è simpaticissima, spara una battuta dietro l'altra. Sembra di stare a teatro (che poi la lezione è in anfiteatro pure), e io vi farei sentire il silenzio che c'è in tutta l'aula... Non avevo mai sentito un tale silenzio durante una lezione... L'unico peccato è che dura solo un'ora e mezza una volta a settimana... Inutile dire che solo lezioni ad alto tasso di ispirazionalità! (parola che ho appena brevettato, quindi non copiatela :P)
Oltretutto, mi ha anche fatto tornare in mente una cosa: un personaggio del racconto "Eleni" che ho scritto con Virginia, l'ho chiamato Ares. Si tratta del Gran Cattivo. Ecco, Ares, in francese, è il nome di Marte, Dio della Guerra. E' stata una geniata la mia, eh? ;)
Comunque, dalla settimana prossima cominciamo a parlare degli Dei Egizi... Se l'argomento vi interessa ditemelo, e quando posso riferisco di quello fatto in classe :)
Intanto mi dedico a bevute altamente ispiratrici


 

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