3
commenti

giovedì 18 febbraio 2010

Dialoghi tra nonna e nipote

DA QUANDO CI SIETE VOI...
Mattina, a colazione
Nonna: eh guarda, il lavandino l'è intasaho! Letizia icchè tucc'hai buttaho dentro?
Mamma: Io? Nulla! Magari s'è intasato perchè sono di inizio seholo?
Nonna: Macchè! Io sto in questa hasa da dodici anni e non m'era mai successa una disgrazia come questa! Succede tutto da quand'e vu ci siete voi!
Mamma: Bahe! Ti pareva! Oh quante tu ci scommetti che quando viene l'idrauliho ti dice quello he ti ho appena detto io?
Nonna: Eh tu ci butti anche i fondi di' caffè, che sono huelli che lo hanno intasato sai!
Mamma: E allora sai tutto te, tu sarai la sola tuttologa in tutto il mondo, ave a te.
Mattino dopo, ore 7:30
Mamma: Mamma... Mamma... Mamma... Mamma... MAMMA!
Nonna: Oh! Icchè c'è?
Mamma: svegliati, tra mezzora viene l'idraulico.
Nonna: peffare icchè?
Mamma: riparare i' tubo?
Nonna: Ah. E te dove vai?
Mamma: A lavoro?
Nonna: Ah.
Ore 8:30, la Viola dorme ancora
Nonna: Viola... Viola... Viola...!
Viola: OH! Che cazzo c'è?
Nonna: sono le 8:30
Viola: appunto, fammi dormire!
Nonna: Dov'è l'idraulico?
Viola: Cos'è? Una domanda a tranello?
Nonna: doveva essere qui alle 8 e ancora non c'è!
Viola: Suvvia, lo sai come sono gli idraulici
Nonna: Icchè vorrebbe dire?
Viola: Che sono sempre in ritardo!!!
Nonna: mah, io di questi lavori un gli avevo mai visti...
Viola: Appunto. Buonanotte.
Ore 10:30, la nonna rientra in camera mia
Nonna: Ancora non è arrivato...
Viola: Chi? Orlando Bloom?
Nonna: L'idraulico!
Viola: Peccato... ho sempre avuto un debole per Orlando...
Nonna: Insomma, ho provato a chiamarlo ma mi risponde la segreteria telefonica... Prova a parlarci te che ti riesce!
Viola: Mi rifiuto di stare al telefono per parlare con un apparecchio diabolico! Non l'ho mai fatto e mai lo farò!
Nonna: Forza ti detto il numero, chiamalo col cellulare!
Viola: Addirittura! Suvvia, quando arriva sarà arrivato.
Nonna: eh ma insomma, io di questi lahori un gli aveo mai visti!
Ore 12:30, a pranzo
Din Don
La nonna apre, ed è l'idraulico!
Idraulico: Scusi il ritardo signora, siamo dovuti correre a Fiesole per un lavoro grosso
Nonna: eh ma insomma, io di huesti lahori un gli avevo mai visti...
(intanto la mamma mi guarda da dietro le spalle della nonna: ha gli occhi incrociati e l'indice della mano destra che gira accanto alla fronte)

RISVEGLIO
Mamma: Mamma... Mamma... Mamma... Mamma... Mamma... Mamma... Mamma... Mamma... Mamma... Mamma... Mamma... Mamma...
Intanto, nel letto, penso: vai, l'è morta
Mamma: Mamma... Mamma... Mamma... Mamma... Mamma... Mamma... Mamma...
Intanto, nel letto, penso: com'è il numero della misericordia? Non me lo ricordo mai...
Mamma: MAMMA! MAMMA! MAMMA! MAMMA!
Nonna: Oh! Icchè tu voi?
Intanto, nel letto, penso: cazzo se ha bisogno di amplifon...
3
commenti

lunedì 15 febbraio 2010

Come invisibile

Avete presente quei momenti in cui nessuno vi nota, amici e parenti compresi, e tutti continuano beatamente con le loro vite perfette dove gli unici grandi problemi sono "quale vestito mi metto stasera?", o "non so se mettere lo smalto rosso o quello nero...", mentre voi state rinchiusi in casa giorno e notte a fare calcoli su calcoli per non andare in rosso con la banca, o a cercare di rimettere insieme quella già poca sanità metale precedente all'inizio dei vostri problemi? Ecco, io questo periodo lo vivo da 2 anni.
Ormai anche andare a prendere un caffè con le amiche è un'impresa, perchè non rientro più in nessun discorso. Non rientro nei discorsi della nuova collezione di H&M, che non ho visto perchè in centro evito di andarci, dato che non ho soldi per comprarmi quello che mi piace. Nei discorsi sui ragazzi imbroccati nemmeno, dato che né esco, sempre perchè non ho soldi, né imbrocco quando riesco a risparmiare 5 euro per uscire con le amiche. Non rientro nei discorsi sulle diete, dato che non mi riesce seguirle. Non rientro nei discorsi alla io "famiglia felice", perchè la mia non è una famiglia felice.
Finisce sempre che me ne sto zitta zitta sul divanetto del bar, a bere il mio caffè in silenzio, invidiando di nascosto le vite delle mie amiche, cosi' facili, cosi' spensierate, cosi' felici, che riesconoa godersi i loro vent'anni. E al contempo non mi sembra giusto aver passato gli ultimi due anni a collezionare le conseguenze di azioni altrui che mi hanno portata ad essere cosi' diversa. Che questa differenza nessuno, di quelli con cui ne ho parlato, ne capisce qualcosa, né sa darmi consigli o consolarmi. Semplicemente, non avendo mai avuto problemi a catena come i miei, non sanno con che paio di maniche mi ritrovo io, ma ovviamente non gliene faccio una colpa. Anzi, sono ovviamente felice che non abbiano problemi.
Ma questa incomprensione porta all'invisibilità. La mia invisibilità. E allora quando si arriva ad alzare la mano per sapere chi esce la sera, e io puntualmente non la alzo, è polemica. Perchè non esco mai? Perchè vo sempre a giro col muso lungo? Guarda se non esci non troverai mai un ragazzo! Ma guarda che mica si spende! Dai torniamo presto! E più fanno polemica, e più mi diminuisce la voglia di uscire.
Non lo so, o sono io che sbaglio perchè ho troppi problemi, dai quali mi lascio soffocare perchè effettivamente sono una caterva, o sono loro che pur provandoci non riescono a capire...
Ed è inutile pensare alle cose positive che ancora mi restano, come mi consigliano di fare, perchè pensare a due o tre cose per tutto il giorno non mi aiuta certo a risolvere i miei problemi di tutti i giorni.
Ecco, l'anno è cominciato con una bella depressione latente strascicata e portata avanti a forza per più di due anni. Che sempre cosi' depressa mi sto antipatica da sola, ma non posso evitarmi... Due anni completamente persi a non fare un cazzo. Forte. E dire che dovevano essere gli anni più disinvolti!
E la cosa peggiore, è che ho perso ogni interesse nei confronti di tutto e di tutti. Vivo impassibile, o passiva se si preferisce. Non ho soldi per uscire? Bene. Ho abbastanza soldi per passare una serata con le amiche? Bene. Ho appena litigato con mia nonna? Bene. Ho appena passato la giornata a dormire? Bene. Sono dovuta stare una serata intera seduta a osservare le amiche divertirsi perchè io non ero dell'umore? Bene. Il tipo che mi piace non mi nota nemmeno? Bene. Pura impassibilità, o come mi piace chiamarlo: puro zennismo. Per non dire menefreghismo. Sempre meglio!!!!
 

Copyright © 2010

Violite Acuta
| Blogger Templates by Splashy Templates | Free PSD Design by Amuki