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martedì 21 febbraio 2012

Dialoghi tra nonna e nipote

RAGAZZE IN ETA' DA MATRIMONIO

Nonna: O icchè t'hai compraho, degli attri cenci?
Viola: No nonna, sono solo vestiti.
N: Eh ma insomma, tunn'hai già troppi di hodesti cenci. C'hai huasi trent'anni, dovresti hominciare a cercarti un fidanzatino. Sei in età da matrimonio!!
V: ...

Giusto per la cronaca: ho compiuto 22 anni da due mesi...
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martedì 12 luglio 2011

Dialoghi tra nonna e nipote

 ASPETTANDO LA CONSEGNA DEI FORNELLI NUOVI

Interno casa, ore 10:45.

Viola: Nonnaaaaaa! L'hai svotata la cucina? 
Nonna: Eh?
V: Che l'hai svotata la cucina?
N: Si! Perchè?
V: Stamani vengono gli omini a portare via i fornelli vecchi per mettere quelli novi... (apro l'armadietto accanto ai fornelli, e ci trovo dentro di tutto) Nonna questa cucina deve essere vòta quando arrivano!
N: E allora svotala... Ma che l'avete già pagata?
V: Da un di'...
Intanto comincio a togliere tutto il casino che puo' regnare in una cucina ormai in disuso, e quando arrivo a tirare fuori il marchingegno alieno che la Nonna aveva costruito per non so quale scopo preciso, mi guarda e mi dice
N: Eeeh hai visto icchè un mi sono inventata per far stare le bottiglie dell'olio rialzahe? Eeeh povera cucina, l'è durata tanti anni prima che la rompeste voi.
V: Ovvio.
N: Eeeh ma ora he portano huella nova, questa vecchia indò la si mette?
V: La pigliano loro e la smantellano.
N: Eh sìe la smantellano... la rimettano e la rivendano, te lo dico io!
Rapido sguardo alla cucina: fabbricata approssimativamente nel 1960, il suddetto attrezzo domestico ha il forno con le resistenze. Rotte. Ha quattro fornelli. Di cui uno rotto e a rischio fuga di gas. Ha due piastre centrali. Che non funzionano. Una manopola per l'accensione dei fornelli è attaccata con lo scotch, in generale è completamente disfatta, quasi cade a pezzi, e infatti la cucina la teniamo insieme con lo scotch... Se venisse qualcuno a fare un controllo per la regolarità degli elettrodomestici ci arresterebbe.
V: Eh sì, è un peccato davvero che di cucine nuove non se ne vendano più... Ora per fortuna va di moda il vintage, con quell'allure di usato che rende una cucina così "vissuta"...
N: O icchè tu dici?
V: Nulla, parlo da sola.
N: Ma l'avete già pagaha la hucina nova?
V: Si', vengono solo a installarla.
N: E questa se la portano via loro, eh?
V:Sì, e poi la rivendono...
Passano 5 minuti, intanto mi son seduta al tavolo per bere un caffè. Improvvisamente la Nonna mi si avvicina di soppiatto (quasi spaventandomi a morte).
N: Ma che l'avehe già pagaha la hucina nova?

Il monologo continua alle 11:30, mentre siamo sempre ad aspettare gli omini con la cucina nuova.
Nonna: Accidenti a i' diaolo dell'inferno. Ora ci manca solo che non vengano, dopo che s'è svotaho tutto! Tanto son capaci a non venire, sai! Tanto lo so io che si va a cambiare in peggio... Se l'era per me si teneva huella vecchia e si faceva con quella! Acidenti a chi ce li porta.

5 minuti dopo.
Nonna: Accidenti a chi ce li porta.
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martedì 4 gennaio 2011

Perchè scrivere

Proprio oggi, su La Repubblica è uscito questo articolo. Una manciata di autori hanno cercato di spiegare perchè scrivono. La diversità tra una risposta e l'altra è molto ampia, alcuni rispondono con un piccolo discorso altri con una frase secca. Quando la stessa domanda mi è stata fatta (ma da un'altra scrittrice mia amica) ho risposto così:
"Mi è piaciuta molto una risposta di non mi ricordo quale scrittore, che si avvicina molto alla mia. E cioè "per vivere le vite altrui". E anche perchè scrivendo riesco a vedere davanti a me, letteralmente, quello che immagino, e posso diventare chiunque, senza infrangere nessuna legge o senza nessun divieto morale.
E' una libertà. E' anche un modo per esorcizzare le immagini che mi frullano nel cervello... gli incubi che faccio... Insomma, è complicato. Anche se ho smesso di "scrivere attivamente", continuo comunque a prendere appunti, a costruire trame, a pensare a come fare per affrontare generi diversi... E' come costruire un muro mattone dopo mattone contro cui battere ripetutamente la testa per poterlo demolire per poter passare al muro successivo."
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giovedì 18 febbraio 2010

Dialoghi tra nonna e nipote

DA QUANDO CI SIETE VOI...
Mattina, a colazione
Nonna: eh guarda, il lavandino l'è intasaho! Letizia icchè tucc'hai buttaho dentro?
Mamma: Io? Nulla! Magari s'è intasato perchè sono di inizio seholo?
Nonna: Macchè! Io sto in questa hasa da dodici anni e non m'era mai successa una disgrazia come questa! Succede tutto da quand'e vu ci siete voi!
Mamma: Bahe! Ti pareva! Oh quante tu ci scommetti che quando viene l'idrauliho ti dice quello he ti ho appena detto io?
Nonna: Eh tu ci butti anche i fondi di' caffè, che sono huelli che lo hanno intasato sai!
Mamma: E allora sai tutto te, tu sarai la sola tuttologa in tutto il mondo, ave a te.
Mattino dopo, ore 7:30
Mamma: Mamma... Mamma... Mamma... Mamma... MAMMA!
Nonna: Oh! Icchè c'è?
Mamma: svegliati, tra mezzora viene l'idraulico.
Nonna: peffare icchè?
Mamma: riparare i' tubo?
Nonna: Ah. E te dove vai?
Mamma: A lavoro?
Nonna: Ah.
Ore 8:30, la Viola dorme ancora
Nonna: Viola... Viola... Viola...!
Viola: OH! Che cazzo c'è?
Nonna: sono le 8:30
Viola: appunto, fammi dormire!
Nonna: Dov'è l'idraulico?
Viola: Cos'è? Una domanda a tranello?
Nonna: doveva essere qui alle 8 e ancora non c'è!
Viola: Suvvia, lo sai come sono gli idraulici
Nonna: Icchè vorrebbe dire?
Viola: Che sono sempre in ritardo!!!
Nonna: mah, io di questi lavori un gli avevo mai visti...
Viola: Appunto. Buonanotte.
Ore 10:30, la nonna rientra in camera mia
Nonna: Ancora non è arrivato...
Viola: Chi? Orlando Bloom?
Nonna: L'idraulico!
Viola: Peccato... ho sempre avuto un debole per Orlando...
Nonna: Insomma, ho provato a chiamarlo ma mi risponde la segreteria telefonica... Prova a parlarci te che ti riesce!
Viola: Mi rifiuto di stare al telefono per parlare con un apparecchio diabolico! Non l'ho mai fatto e mai lo farò!
Nonna: Forza ti detto il numero, chiamalo col cellulare!
Viola: Addirittura! Suvvia, quando arriva sarà arrivato.
Nonna: eh ma insomma, io di questi lahori un gli aveo mai visti!
Ore 12:30, a pranzo
Din Don
La nonna apre, ed è l'idraulico!
Idraulico: Scusi il ritardo signora, siamo dovuti correre a Fiesole per un lavoro grosso
Nonna: eh ma insomma, io di huesti lahori un gli avevo mai visti...
(intanto la mamma mi guarda da dietro le spalle della nonna: ha gli occhi incrociati e l'indice della mano destra che gira accanto alla fronte)

RISVEGLIO
Mamma: Mamma... Mamma... Mamma... Mamma... Mamma... Mamma... Mamma... Mamma... Mamma... Mamma... Mamma... Mamma...
Intanto, nel letto, penso: vai, l'è morta
Mamma: Mamma... Mamma... Mamma... Mamma... Mamma... Mamma... Mamma...
Intanto, nel letto, penso: com'è il numero della misericordia? Non me lo ricordo mai...
Mamma: MAMMA! MAMMA! MAMMA! MAMMA!
Nonna: Oh! Icchè tu voi?
Intanto, nel letto, penso: cazzo se ha bisogno di amplifon...
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giovedì 10 dicembre 2009

Dialoghi tra mamma e figlia

Dopo pranzo, ad aspettare che il caffè sia pronto.

Viola: unpf...
Mamma: che c'è?
Viola: il caffè non esce...
Mamma: evvabbè.. uscirà
Viola: eeeeeh (sospiro)... ti piacciono i miei calzini a righe?
Mamma: mah... maglietta grigia con farfalle nere e bianche, canottiera rosa SOPRA la maglietta, golf lungo viola, pantaloni del pigiama color rosso fuoco, calzini neri a righe viola, e pantofole ghepardate e pelose... sei bellissima!
Viola: è uscito il caffè......... -.-"
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martedì 1 settembre 2009

Dialoghi tra nonna e nipote - La dama di compagnia

Rientro a casa di corsa dopo essere stata fuori un paio d'ore nel pomeriggio. Corro in camera, prendo la felpa del rione e corro verso la porta per tornare via.
Nonna: Indo' tu vai?
Viola: A cena al carro, te l'avevo detto...
Nonna: eh ma insomma... che sei venuta qui a fare compagnia alla nonna o alle nipoti?
Viola:... Alle nipoti!
Nonna: Mh! Brava!
Viola: Brava si'! Te dormi giorno e notte! Che ti dovrei compagniare? E poi io non sono la tua filippina, fattene una ragione senno' qui non si andrà mai d'accordo.
Nonna: Eh ma insomma, a me mi hai lasciata sola tutto il giorno
Viola: Dalle quattro e mezza
Nonna: E io ho dovuto aprire la finestra da sola. Sono anche dovuta montare su una sedia!
Viola: E magari l'hai aperta dopo che l'avevo chiusa quando sono uscita...
Nonna: Eh ma insomma, e dopo la dovro' richiudere da sola
Viola: Basta che la accosti e io la chiudo quando torno
Nonna: Eh ma insomma... no!
Viola: Bona nonna! A dopo! (urlo ormai in mezzo di strada)
Nonna: E pensa a stare anche un po' a casa!
Viola: Giammai!
Nonna: Come? Icchè tu dici?
Viola: Buon appetito nonna!
Cugina nella macchina: Icchè la voleva la nonna?
Viola: La filippina, ma quando le ho detto che deve pagare 500€ per regolarizzarla ha rinunciato...
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sabato 4 aprile 2009

Riflessioni e dialoghi notturni

SOTTOTITOLO: Perchè la notte siamo tutti più pazzi...

Ore 6:27

Viola: certo che è strano...
Neurone: cosa è strano? Faresti meglio a definire la parola strano...
V: che esce dall'ordinario di solito è la sua definizione... Comunque stavo pensando che è strano che io stia diventando cosi'...
N: cosi' come? devo tirartele fuori di bocca le parole???
V: mah... non lo so... appunto è strano...
N: Ok, partiamo dal principio. Innanzitutto, qual'è la cosa più evidente che è cambiata?
V: penso di sorridere meno spesso del solito...
N: Ok, e ora dimmi, perchè pensi di sorridere meno del solito?
V: non lo so, appunto per questo è strano!
N: mmmh... potrebbe essere la mancanza di sonno?
V: no...
N: la scoglionaggine per via dell'università?
V: no...
N: il fatto che ancora a mezza gente non hai detto che parti?
V: nemmeno... Secondo me è perchè in tv non c'è niente di buono... Mi deprime vedere che i bambini si sono rassegnati a guardare cartoni animati fatti al computer, tutti con nomi strani... Digimon, Pokemon, Doremi e stronzate varie... Dov'è finito il mio buon vecchio Paperino? Che fine ha fanno Darkwin Duck, il terrore che svolazza nella notte? Dove si nasconde Paperon De' Paperoni? Qui Quo e Qua? Cip & Ciop? Sono queste nuove generazioni che mi deprimono... Non si sono battuti per continuare a vedere gli stessi cartoni che vedevo io... Sono dei nullafacenti... E per colpa loro ora la tv è una pattumiera di pseudocartonianimati...
N: e tu per questo ti deprimi?
V: si... lo so, sono emotiva quando mi annoio...
N: no tesoro, quando ti annoi diventi noiosa
V: sarà... ma tu di certo non mi aiuti a tirarmi su di morale!
N: perchè non pensi a qualcosa di produttivo?
V: tipo?
N: fare un paio di lavatrici non sarebbe male... non hai quasi più magliette pulite...
V: mi sta fatica... e pure a te!
N: touché... Allora pensa alla nonna Inisse! Pensa a quanto ti divertirai ora che andrai a vivere con lei!
V: sfotti?
N: almeno ci ho provato... ma te ne accorgi sempre!
V: almeno se riuscissi a scrivere potrei tenermi occupata...
N: e allora guarda di sbloccarti l'ispirazione!
V: fosse facile... ma io lo so di cosa ho veramente bisogno...
N: sentiamo un po'...
V: di un uomo, ovvio!
N: di questo passo non scriverai mai più allora -__-

Ore 10:38
Viola: quanto zucchero ci metto nel caffè???
Coscienza: un cucchiaino basterà
V: ma scherzi? un triplo caffè con solo un cucchiaino di zucchero? Sarebbe troppo amaro!
C: sei a dieta, non te lo scordare...
V: già... ma l'estate è ancora lontana, avro' tutto il tempo di smaltire i 5 cucchiaini che voglio metterci!
C: pensaci bene prima di farlo...
V: magari 5 sono esagerati... ma già cosi' ho fatto lo sconto di un cucchiaino! lo sai che di norma in una tazzina ne metto 2... quindi per un triplo caffè dovrei metterne 6!
C: te e la tua matematica... visto che stamani fai bene i conti, calcola le calorie in più che ti vuoi ingurgitare!
V: no... non posso...
C: non puoi... o non vuoi?
V: non voglio... senno' mi deprimo!
C: come non detto... Senti se proprio insisti te ne accordo 2 e mezzo
V: soli??? ma non ho nemmeno il latte quindi sono calorie in meno che non posso assumere! Quindi mi merito almeno 4 cucchiaini di zucchero!
C: Viola togliti dalla faccia quel sorrisetto ebete... non mi hai convinta per niente...
V: e se ti prometto che oggi camminero'?
C: mmm... se fai movimento allora ti concedo i tuoi 4 cucchiaini...
V: grazie!!! ^^ [mi verso il triplo caffè e aggiungo i 4 cucchiaini di zucchero]
C: scusa ma, ora che ci penso... Dov'è che vuoi andare?
V: a comprare uno scatolone di cioccolata! Lo sai che Jeff de Bruges è la mia cioccolateria preferita e che in Italia non ce ne stanno! Quindi vado a far rifornimenti prima di ripartire!
C: lo sapevo... mi sono fatta fregare anche stavolta... -__-
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giovedì 22 gennaio 2009

Da Starbucks

La Viola entra mezza fradicia da Starbucks, quello accanto alla sua università. Ha l'mp3 lanciato a tutto volume nelle orecchie, non sente niente del mondo esterno. Ritira una cuffietta per passare l'ordine:
Viola: un macchiato al caramello
Barista: arriva subito...
Viola: (ascolta la musica indisturbata mentre aspetta il resto)
Barista: come stai?
Viola: eh? (non avevo sentito...)
Barista: no, chiedevo come stai... è che ti vedo spesso qui............
Viola: O.o ah... sto bene grazie... vengo cosi' spesso perchè il caffè è come una droga per me...
Barista: ah XD (ahahahahahahahahahahahahah)
Viola: vabbuono......... Ciao! (prende il caffè e fila via)
Barista: a presto!

Che figura di merda... certo che mi faccio sempre riconoscere ovunque io vada... E vi dico fin da subito che il barista è brutto, quindi non provarci nemmeno Thirrin a dire cio' che volevi dire!!! :P
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lunedì 29 settembre 2008

Primo giorno andato

E dire che non era cominciato bene... Ho faticato a svegliarmi e ho perso il treno delle 8:53, poi quello delle 9:23 era in ritardo di dieci minuti e pieno zeppo di gente gelida... Comincia a andare leggermente meglio all'arrivo alla stazione di Montparnasse, puntuale nonostante il ritardo della partenza. Prendo la metro e via, in dieci minuti sono alla facoltà. Non appena entro nell'atrio principale, mi piazzo davanti ai tabelloni coi codici delle lezioni e rispettive sale, ma la lezione che avevo io per l'appunto non c'era. Quindi chiedo, e la donnina delle informazioni mi manda al secondo piano (senza scale) a chiedere direttamente alla segreteria di mediazione culturale. Dopo aver passato ben quindici minuti in fila a aspettare il mio turno per chiedere in segreteria, faccio un po' il giro del piano, e trovo il fogliettino con l'informazione che cercavo. Riscendi al piano terreno per andare nell'anfiteatro...
Entro e... c'è lezione. Un'altra, non la mia... Figura di cacca XD Comunque, ancora quindici minuti dopo finisce quella lezione, e io posso entrare. Non appena entro, chi ti vedo seduto in un angolino? Il belloccione numero due di qualche giorno fa! Dato che era già la terza volta che ci ritrovavamo per caso, manca poco mi scoppia a ridere quando m'ha vista. Soliti saluti, soliti scambi di domande (ma che ci fai qui? E' la lezione di sociologia e letteratura?). E mi metto a sedere dietro di lui. Poi la professoressa (giovane e simpatica) intima un po' tutti a sedersi davanti e al centro, dato che siamo pochi e l'anfiteatro è enorme. Va a finire che siamo accanto "di banco", e quando finisce la lezione ci siamo salutati, un semplice arrivederci e buona fortuna perchè lui aveva altre lezioni, io invece no.
Ora me ne sto nel cyber café accanto alla facoltà, ad aspettare che il mio bar preferito si liberi un pochino... Mentre venivo qui ho pure trovato 1€ per terra! Sarà mica il mio giorno di fortuna???
P.S. ho già adocchiato un altro ficone, biondo, nel corso di oggi... L'università sarà mooolto interessante mi sa ;)
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mercoledì 24 settembre 2008

Va un po' meglio...

Mi si incrina ancora la voce quando parlo al telefono con la mamma, ancora non ho casa, non mi sono iscritta a italiano, non ho internet fisso, ma va leggermente meglio.
Stamani ho dormito fino alle dieci (ne avevo bisogno davvero), mi son fatta la doccia e son partita. Vabbè che sono arrivata dopo due ore, ma almeno sono arrivata sana e salva, senza perdermi nemmeno una volta. Per prima cosa sono andata alla segreteria di italiano (in un altro edificio a cinquanta metri) e ho preso l'ascensore. Arrivata al quinto piano le porte si sono spalancate, e mi son trovata davanti a un belloccione.
Lui: "Devi andare alla segreteria?"
Io: "... ... ... si'... ... ..."
Lui: "E' chiusa"
Io: "ah, ok grazie"
E antra nell'ascensore, schiaccia il pulsante del piano terreno e si richiudono le porte.
Lui: "A cosa volevi iscriverti?"
Io: "A italiano, e te? Sei del primo anno?"
Lui: "Pure io, volevo iscrivermi qui ma non c'è nessuno..."
Io: "Sei italiano?"
Lui: "No, ma i miei genitori sono professori di italiano, quindi..."
Splut! Si aprono le porte dell'ascensore e usciamo.
Lui: "Buona fortuna per l'iscrizione!"
Io: "Anche a te!"
Ficone... Ma sembrava avesse l'acqua in casa, perchè i pantaloni gli arrivavano alle caviglie XD
Secondo ficone incontrato in fila a mediazione culturale per iscrivermi ai corsi "liberi". Tanto per farla breve, è saltato fuori che pure lui è iscritto a lettere moderne, al primo anno come me, a letteratura come me. Resta da vedere che corsi ha scelto, ma spero (non gufate eh!) di rivederlo ;)
Comunque, fatta la fila, mi sono finalmente tolta due pesi dal groppone e mi sono iscritta a: per il primo semestre "approccio sociologico dei fatti letterari", e per il secondo semestre "arte, storia e società" (in chiave letteraria ovviamente). L'iscrizione a italiano invece l'ho rimandata a domani mattina, quando la segreteria sarà aperta.
E io che credevo che sarebbe stata una giornata di sfiga totale... E sapete perchè? Un segno dal cielo. Stamani ho inserito 2€ in un distributore di merendine per prendere una confezione doppia di kinder bueno, e non mi è cascata. Ho rimesso 2€ pensando che me ne sarebbero cascati quattro, e invece mi sono venute giù solo le prime due che avevo pagato prima. Ho cercato di recuperare il secopndo pacchetto, ma nulla. Era destino.
Ma vabbuo', almeno ora ho due grane in meno per la testa.
 

Copyright © 2010

Violite Acuta
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